Sicignano (Circoli della Libertà): “basta con la sinistra del “NO”. Siamo pronti a scendere in piazza se, in consiglio regionale, non verrà approvato il piano casa”
NAPOLI. Si discute oggi a Napoli, in consiglio regionale della Campania, il piano casa, ovvero il provvedimento licenziato dalla commissione urbanistica, la cui approvazione è stata annunciata, e non realizzata, ormai da settimane. Il disegno di legge permette ampliamenti delle volumetrie edilizie fino al 20%, purché si utilizzino tecniche costruttive che «garantiscano il risparmio energetico ambientale». Consente inoltre di abbattere e ricostruire, con il premio di un aumento del 35% delle cubature, anche aumentando la preesistente altezza del 20%. Intanto i gruppo regionale di Sinistra e Libertà, ha presentato 1500 emendamenti e ha promesso un duro ostruzionismo.
I Circoli della Liberà invece sono pronti a scendere in piazza. «E’ ora di dire basta con la sinistra dei “NO” – spiega sostiene Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania - Siamo pronti a scendere in piazza se, in consiglio regionale, non verrà approvato il piano casa, che è una risorsa per rilanciare l’economia di tutta la regione e per creare nuovi posti di lavoro. La sinistra in queste sue battaglie – spiega Sicignano – è davvero paradossale, perché se, da una parte, si indigna per una presunta ed inesistente cementificazione del territorio, dall’altra, con i suoi sindaci, che non hanno mai proceduto alle demolizioni dei fabbricati abusivi, non ha fatto altro che consentire, soprattutto in provincia di Napoli, un incremento esponenziale dell’abusivismo.
Nei tribunali di tutta la provincia, tra cui anche Castellammare, – aggiunge Sicignano – ogni mese si tengono centinaia di processi per i reati edilizi, ma tutti sanno che, nonostante i tanti sforzi compiuti dai magistrati egli operatori di PG, nella sostanza questi reati rimangono sempre “non sanzionati”, proprio perché i comuni, che in città come Castellammare son amministrati anche da esponenti di Sinistra e Libertà, non eseguono le demolizioni».
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