Don Giuseppe Puglisi meglio conosciuto come Padre Pino
Puglisi, (Palermo, 15 settembre 1937 – Palermo, 15 settembre1993) è stato un
presbitero italiano, ucciso dalla mafia il giorno del suo 56º compleanno a
motivo del suo costante impegno evangelico e sociale.
Il 15 settembre 1999 il cardinale di Palermo Salvatore De
Giorgi ha aperto ufficialmente la causa di beatificazione proclamandolo Servo di Dio. Il 28 giugno 2012
Papa Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare
il decreto di martirio e a proclamarlo beato.
Di lui, il cardinale Angelo Amato, prefetto della
Congregazione delle Cause dei Santi, in un’intervista all’Osservatore Romano,
ha sostenuto “Don Puglisi è stato ucciso in quanto sacerdote, non perché
immerso in attività socio-politiche particolari. Ucciso in quanto predicava la
dottrina cristiana ed educava i giovani a vivere con coerenza il loro
battesimo. Non per altro. Non andava contro nessuno”.
Il cardinale Amato sottolinea che “si tratta di una causa di
martirio”, perché don Puglisi “è stato ucciso in odium fidei”. “Ovviamente –
aggiunge – qui bisogna chiarire cosa significa in odium fidei, dal momento che
la mafia viene descritta spesso come una realtà ‘religiosa’, una realtà i cui
membri sembrano apparentemente molto devoti. In effetti, noi abbiamo
approfondito questo aspetto e abbiamo visto come, da una parte, abbiamo
un’organizzazione che, più che ‘religiosa’, è essenzialmente ‘idolatrica’.
Anche il paganesimo antico era ‘religioso’, ma la sua religiosità era rivolta
agli idoli. Nella mafia gli idoli sono il potere, il denaro e la
prevaricazione. È quindi una società che, con un involucro pseudo religioso,
veicola un’etica antievangelica, che va contro i dieci comandamenti e il
Vangelo”.
Il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi
ricordando che “la Scrittura
dice: non uccidere, non dire falsa testimonianza” evidenzia che “nella
ideologia mafiosa, invece, si fa esattamente l’opposto”. “Gesù ha detto di
perdonare ai nemici e qui troviamo il contrario: la vendetta” aggiunge l’alto
prelato sottolineando che “la mafia è intrinsecamente anticristiana”.
“Per di più, l’odio verso don Puglisi – prosegue il
cardinale Amato – era determinato semplicemente dal fatto che si trattava di un
sacerdote che educava i giovani alla vita buona del Vangelo. Dunque sottraeva
le nuove generazioni alla nefasta influenza della malavita. È il primo
sacerdote ucciso dalla mafia le cui virtù vengono riconosciute. Pur in un
contesto nuovo, anche in don Puglisi – conclude il cardinale – si verifica il
concetto tradizionale di martirio e cioè, appunto, un battezzato ucciso in odio
alla fede”
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